Sosteniamo i lavoratori di Campania ambiente e servizi per la stabilizzazione del posto di lavoro contro il rischio di un nuovo fallimento e per la costituzione di un polo unico ambientale regionale slegato dalle consorterie politiche!

   

Luglio 2019

 

Compagni lavoratori, la battaglia del Sindacato Lavoratori in Lotta (SLL) e di altri lavoratori e sindacati che non vogliono rassegnarsi, né vogliono assoggettarsi ai ricatti degli amministratori e degli assessori, ha raggiunto già il risultato di scongiurare il fallimento. Occorre andare avanti, utilizzando la situazione favorevole che si è creata con le elezioni del 4 marzo 2018 (interruzione di quarant’anni di governi del PD e del partito di Berlusconi con il loro programma comune di “lacrime e sangue”). Il governo M5S-Lega è più esposto rispetto agli altri governi alle pressioni delle masse popolari, perché ha raccolto consenso attaccando le politiche del PD e del partito di Berlusconi e facendo promesse di cambiamento. Bisogna mettere il governo M5S-Lega alle strette! Dovete mobilitarvi e spingere i rappresentanti del governo a mettere in atto misure favorevoli ai lavoratori e alle masse popolari. Dovete far pressione sui consiglieri regionali, ministri ed esponenti del M5S a realizzare quello che hanno promesso: lavoro utile e dignitoso, ambiente sano, bonifica delle zone martoriate dell’affare rifiuti in cui hanno sguazzato Camorra e politica.

Dovete spingere anche il PD (al governo della Regione Campania) ad attivarsi. Approfittando della concorrenza tra M5S e Lega: bisogna spingerlo a mettere in atto misure concrete per dare stabilità e sicurezza lavorativa ai dipendenti delle aziende partecipate, riconoscere il miglioramento di un contratto degno per chi svolge un lavoro di pubblica utilità (Federambiente), assumere nuove persone. Il lavoro per rimettere in piedi la Regione Campania è tanto e come lavoratori delle aziende partecipate potete dare un contributo importante!

Organizzatevi in ogni azienda in comitati di lavoratori (al di là del sindacato di appartenenza). Occupatevi di come va l’azienda, controllate come i vostri amministratori spendono il denaro, lottate contro la corruzione e il malaffare, lotta per usare l’azienda per lavori utili per la collettività, lottare per ampliare la platea di lavoratori da assumere per fare lavori di pubblica utilità (nuove assunzioni oppure inglobare chi percepisce il reddito di cittadinanza a tempo pieno).

Ogni comitato aziendale deve organizzarsi insieme ai comitati territoriali che già ci sono o si stanno organizzando in difesa dell’ambiente e della salute. È questa rete di organismi popolari la base per ricostruire il paese e creare un governo di emergenza popolare, che sarà un nuovo passo concreto verso l’istaurazione del socialismo nel nostro paese.

 

Avanti compagni, nella lotta e nell’organizzazione!

Il (nuovo) PCI sosterrà ogni lavoratore delle aziende partecipate che si incamminerà su questa strada!

Bando allo scetticismo e al disfattismo, vincere è possibile!

Comitato clandestino del (n)PCI “Giuseppe Stalin”